Ogni città ha il suo simbolo e Torino non è da meno con il suo toro rosso ben in vista sullo stemma cittadino, ma per capire l’origine di questa scelta dobbiamo immergerci in una storia antica ed affascinante,
la leggenda del toro ebbro di vino che salvò la città.
Si narra che nei boschi attorno alla città dimorasse uno spietato drago che terrorizzava gli abitanti. La paura era tanta, così come la voglia di mettere fine a questa situazione, ma nonostante avessero provato di tutto non riuscirono a contrastarlo, fino a quando decisero di non combattere più in prima persona, ma di mandare un altro animale, grande e forte, per provare a sconfiggerlo una volta per tutte.
Gli abitanti cominciarono a pensare all’animale giusto, tra quelli che avevano a disposizione, che potesse aiutarli a sconfiggere il drago e la scelta ricadde su di un grande e robusto toro dal pelo rosso.
Per renderlo ancora più forte e per aumentare le possibilità di vittoria, i torinesi fecero bere al toro una mistura di acqua e vino rosso che lo fece diventare ancora più battagliero ed irrequieto.
Il toro dal pelo rosso ebbro di vino fu portato nel bosco e, alla vista del grande drago, non esitò a scagliarglisi contro iniziando una battaglia feroce. Dopo molti colpi il toro riuscì ad uccidere la pericolosa creatura con le sue possenti corna.
Si decise così di inserire nello stemma della città proprio la figura di un grande toro rosso, in segno di ringraziamento. Per omaggiare la forza e il coraggio di questo grande animale e per festeggiare la libertà tanto attesa decisero anche di cambiare il nome della città in Torino.
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